Pleurotus dryinus

Pleurotus dryinus

Pleurotus dryinus

Spore: bianche

Cappello: 5-10 cm, laterale, prima convesso poi quasi piano, biancastro, coperto da un tomento bruno-sporco, a volte piu’ chiaro, che si scinde in squame appressate simili a macchie, che divengono bruno-grigiastre, spesso con orlo appendicolato per resti di velo membranoso-tomentoso.

Lamelle: bianche, giallastre con l’età, decorrenti, basse, semplici.

Gambo: 2,5-5 cm, solido, pieno, tenace, eccentrico, bianco, quasi lanoso, tomentoso, con piede affusolato.

Carne: bianca, spessa, solida, con odore e sapore gradevoli, simili al prataiolo coltivato.

Habitat: fungo saprofita-parassita. Il nome deriva dal greco “delle querce”. Cresce su tronchi, anche viventi, di latifoglie, in particolare querce, aceri, salici e noci. Dalla fine dell’estate ai mesi invernali.

Commestibilità: può essere consumato, carne piuttosto tenace, quasi coriacea.